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Sanatoria 2012: passo per passo, ecco come riempire i moduli

Di seguito una guida che illustra, passo per passo, come riempire le voci del modulo per “lavoratori domestici” sul sito del Ministero dell’Interno

 

Scarica la guida a cura di Africa Insieme in formato PDF

 

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Sanatoria 2012

REGOLARIZZAZIONE 2012. Di seguito tutta la documentazione utile per presentare la domanda.

Pagina in continuo aggiornamento

Schede e materiali a cura di Africa Insieme

– La lista di documenti e di dati necessari per presentare la domanda. Scheda sul lavoro domestico

– La lista di documenti e di dati necessari per presentare la domanda. Scheda sul lavoro subordinato

– Quanto costa la sanatoria. Scheda con simulazione per diverse categorie

– La procedura passo per passo. Scheda sintetica

– Una guida per riempire il modulo per lavoro domestico sul sito del Ministero. Vai alla pagina

Altri materiali utili

Sanatoria 2012 – Il reddito ed i costi minimi per la regolarizzazione. Scheda di Melting Pot

Guida alla sanatoria a cura di Melting Pot

Lo speciale sanatoria sul sito dell’ASGI

Norme di riferimento e circolari esplicative

Decreto Legislativo 16 luglio 2012, n. 109

Il decreto attuativo del 29 Agosto 2012

Ministero dell’Interno – Circolare del 27 luglio 2012 n. 6410

Ministero dell’Interno – Circolare del 31 luglio 2012, n. 5090

Agenzia delle Entrate – Risoluzione del 31 agosto 2012

Circolare congiunta Ministero dell’Interno e del Lavoro del 7 Settembre 2012

La sanatoria a Pisa: tutte le news

– Immigrati, le mille incognite della regolarizzazione. Pisanotizie, 3 Settembre 2012

– Una sanatoria quasi impossibile: il resoconto dell’assemblea informativa organizzata da Africa Insieme il 9 Settembre. Da Pisanotizie

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Africa Insieme, la regolarizzazione e la pausa estiva. Agosto 2012

Logo Africa InsiemeAVVISO PER GLI UTENTI DELLO SPORTELLO

Lo sportello informativo dell’associazione Africa Insieme chiude per la pausa estiva a partire dall’inizio del mese di Agosto. Proprio in questi giorni è arrivata la notizia di una nuova regolarizzazione, le cui domande potranno essere inviate dal 15 Settembre.

Lo sportello resterà chiuso per tutto il mese di Agosto, ma i volontari e le volontarie dell’associazione resteranno a disposizione per informazioni e consigli sulla regolarizzazione. A questo scopo, nell’ultima settimana del mese organizzeremo un’assemblea informativa pubblica. Chi fosse interessato a parteciparvi può scrivere una e-mail all’indirizzo sanatoria2012@africainsieme.net

Buone ferie a tutti e tutte

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Decreto flussi e click day, Africa Insieme al lavoro. Gennaio 2011

Decreto flussi. Video Pisanotizie

Decreto flussi. TG di 50 Canale, edizione della sera, 9 Gennaio 2011

Leggi anche:

– Decreto flussi, l’impegno delle associazioni aderenti a Rebeldia. Comunicato stampa

Articolo su La Nazione, 8 Gennaio 2011

– Articolo su Pisanotizie, 7 Gennaio 2011

– Africa Insieme convoca un’assemblea informativa sul decreto flussi. Leggi resoconto su Pisanotizie, 10 Gennaio 2011

– Africa Insieme “ricicla la questione badanti” (sic) e la usa strumentalmente per difendere Rebeldia. Il commento di Valeria Caldelli su La Nazione, 9 Gennaio 2011

I click day

– Primo click day, meglio del previsto. I commenti del giorno dopo in un comunicato di Africa Insieme

– Un’assurda sanatoria mascherata. Il commento di Africa Insieme sul Tirreno, cronaca nazionale, 1 Febbraio 2011

– Click day, migliaia di richieste. La Nazione, cronaca di Pisa, 1 Febbraio

– Click day, meglio del previsto. Il Tirreno, cronaca di Pisa, 1 Febbraio

– Click day, roulette russa. Pisanotizie,  1 Febbraio

Le vicende successive

– Permessi di soggiorno, 2.500 richieste. Il Tirreno, 10 Febbraio

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Decreto flussi, l’impegno delle associazioni. Gennaio 2011

Il testo integrale del comunicato stampa inviato dalle associazioni aderenti a Rebeldia il 7 Gennaio 2011.

E’ di questi giorni la notizia dell’uscita del “decreto flussi”, cioè del provvedimento, varato ogni anno dal Governo, che stabilisce il numero massimo (la cosiddetta “quota”) di cittadini stranieri che possono entrare in Italia per motivi di lavoro.

Si tratta di un evento importante, per i cittadini stranieri ma anche per tante famiglie italiane: con il decreto flussi, infatti, è possibile assumere colf e “badanti”, e sono molte le persone che utilizzano questa procedura per poter assistere anziani non autosufficienti. Così come sono molte le imprese e le aziende che richiedono lavoratori stranieri.

Quest’anno, in tutta Italia, sono previsti quasi 100.000 nuovi ingressi: significa che 100.000 migranti potranno avere un visto e un permesso di soggiorno, potranno vivere e lavorare regolarmente, pagare le tasse e costruire un futuro in Italia. Il Ministero non ha ancora ripartito le “quote” nelle varie province e regioni, ma è probabile che al nostro territorio tocchino diverse centinaia di posti: negli anni passati, alla provincia di Pisa sono state assegnate circa 1.000 quote per ogni “decreto flussi”.

Purtroppo, la procedura è poco trasparente, burocratica e farraginosa. La legge prevede che i lavoratori stranieri si trovino ancora ai loro paesi di origine: il datore di lavoro dovrebbe quindi assumere una persona che abita a migliaia di chilometri di distanza, presumibilmente senza averla mai vista. Un requisito assurdo, che alimenta speculazioni e illegalità. Per di più, la presentazione delle domande è molto complicata: bisogna infatti conoscere la normativa, padroneggiare una modulistica online abbastanza complessa e raccogliere una grande quantità di documenti, sia del datore di lavoro che del lavoratore.

E’ per questo che alcune associazioni hanno deciso di unire le loro forze per assistere i migranti, le imprese e le famiglie. Sappiamo che, con la scorsa regolarizzazione, molti stranieri sono stati truffati da persone senza scrupoli, che hanno chiesto migliaia di euro per presentare le domande, spesso sparendo dopo aver intascato i soldi… Noi vorremmo garantire che le persone siano correttamente informate, che conoscano i loro diritti e i loro doveri, che possano presentare le domande senza dover pagare soldi non dovuti.

L’associazione Africa Insieme, che da anni gestisce uno sportello informativo su queste tematiche, fornirà gratuitamente assistenza e informazioni agli utenti. La Scuola d’Italiano del Comedor Estudiantil G. Liva, Un Ponte per, l’ambulatorio per migranti Mezclar e l’associazione Fratelli dell’Uomo informeranno i migranti con cui entrano quotidianamente in contatto di questa nuova opportunità, e indirizzeranno i datori di lavoro allo sportello. Infine, l’associazione Acklab fornirà consulenza su tutta la parte informatica della procedura.

Tutte queste associazioni hanno oggi sede in Via Battisti 51, perché negli anni hanno scelto di aderire al cartello “Rebeldia”, che riunisce più di trenta tra associazioni di volontariato, gruppi sportivi e ricreativi, circoli culturali, organizzazioni non governative impegnate nella solidarietà internazionale. Come noto, la sede di Via Battisti è sotto sgombero: e uno sgombero rappresenterebbe non solo un duro colpo ad una straordinaria esperienza che da anni anima la città, ma interromperebbe il lavoro sul decreto flussi che stiamo faticosamente avviando. Ci auguriamo quindi che prevalga il buon senso, e che le istituzioni locali non interrompano un’attività di volontariato, che riteniamo preziosa per tutta la città.

Intanto, diamo appuntamento a tutti gli interessanti per una prima assemblea informativa che si terrà domani, sabato 8 gennaio, alle ore 15, presso il centro sociale Rebeldia, dove speriamo di poter organizzare anche il click-day previsto per il 31 gennaio.

Africa Insieme – Fratelli dell’Uomo – Mezclar – Scuola d’Italiano/ Comedor Estudiantil G. Liva – Un Ponte per (Comitato Toscano) – Acklab

Pisa, 7 Gennaio 2011

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Sanatoria truffa 2010, Africa Insieme sostiene i migranti

Sanatoria Truffa, Novembre 2010. Africa Insieme e il quotidiano online Pisanotizie svelano le truffe ai danni di cittadini stranieri

L’articolo su Pisanotizie, 10 Novembre 2010

Il lancio ANSA del 10 Novembre 2010

La notizia sul sito nazionale Melting Pot

– Il Sindaco di Pisa: “la truffa sui permessi è un’indecenza”. Comunicato del 15 Novembre

– Gli avvocati dell’ASGI sosterranno gratuitamente i migranti. Notizia del 16 Novembre. Leggi Pisanotizie e Il Tirreno

Vedi anche:

No alla sanatoria-truffa: la vertenza contro la “circolare Manganelli”

La sanatoria del 2009 e l’impegno di Africa Insieme

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False sanatorie, arrestato truffatore. ANSA, 10 Novembre 2010

FALSE SANATORIE, ARRESTATO TRUFFATORE (ANSA) – PISA, 10 NOV – La procura di Pisa ha avviato un’inchiesta su una serie di sanatorie fasulle per gli immigrati avvenuti nella provincia di Pisa e denunciati da associazioni che da anni lavorano con gli stranieri.

La notizia è stata pubblicata oggi dal sito Pisanotizie.it e confermata dalla procura pisana, che fa sapere di avere già arrestato uno dei responsabili delle truffe. In manette è finito l’avellinese Stefano Elia di 33 anni, attivo in diverse località della provincia pisana.

Secondo gli inquirenti i casi di sanatorie fasulle redatte dall’uomo sono 25 e almeno in tre episodi il campano avrebbe anche percepito denaro dagli stranieri ai quali prometteva la regolarizzazione.

Secondo quanto rivelano però associazioni, avvocati e rappresentanti delle comunità straniere sarebbero almeno 200 le persone truffate in tutta la provincia. In alcuni casi a questura e prefettura sarebbero giunte richieste da parte di singoli datori di lavoro per regolarizzare più persone, anche dieci alla volta, quando la legge prevede esplicitamente che la richiesta di sanatoria potesse essere fatta al massimo per una colf e due badanti contemporaneamente.

«Solo ad Africa Insieme – spiega il presidente dell’ associazione, Sergio Bontempelli – è accaduto ad almeno 50 persone, sulle 150 domande di regolarizzazione che avevamo in carico. Si tratta in molti casi di persone che, non avendo gli strumenti per valutare la differenza fra l’appoggio di un datore di lavoro e un truffatore, sono caduti in mano a persone che non avendo nulla da perdere, hanno chiesto di sborsare cifre tra i mille e 4 mila euro».

(ANSA)

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Un decreto flussi “senza tornare a casa”. Un appello (Giugno 2006)

Nel Giugno 2006 Africa Insieme, con l’assessore alla Provincia di Pisa Manola Guazzini, promuove un appello in favore dei tanti immigrati che hanno fatto domanda con il decreto flussi. Tutti sanno che queste persone si trovano di fatto in Italia, anche se la legge prevede teoricamente che i richiedenti siano ancora nei loro paesi di origine. E tutti sanno che, per completare la procedura, i migranti dovranno affrontare il lungo viaggio di ritorno nei propri paesi per recarsi a chiedere il visto. L’appello chiede che i migranti non debbano tornare a casa. Di seguito il testo dell’appello.

Nelle ultime settimane del Governo Berlusconi abbiamo assistito ad uno spettacolo indegno di un paese civile: centinaia di migliaia di stranieri si sono accalcati di fronte agli Uffici Postali per poter ottenere un permesso di soggiorno. Per un’intera notte hanno dormito all’addiaccio, davanti agli sportelli delle Poste, riparandosi dal freddo come meglio potevano.

Quegli stranieri cercavano di rientrare nelle poche “quote” disponibili previste dal Governo nell’ambito della programmazione annuale dei flussi migratori. In teoria, non dovevano essere in Italia: le quote, infatti, sono riservate a cittadini ancora residenti all’estero, che vengono chiamati dai loro datori di lavoro per essere assunti e lavorare nel nostro paese. Nella realtà dei fatti, però, le cose sono andate diversamente.

La “Bossi-Fini”, una legge iniqua e irrealistica, ha impedito gli ingressi regolari di immigrati, rivelandosi una vera e propria “fabbrica di clandestinità”. Ha previsto un meccanismo rigido e complesso di «quote» sempre al di sotto dei reali fabbisogni lavorativi e demografici. Così, molti stranieri sono arrivati in Italia in modo irregolare, oppure sono diventati “clandestini” per l’eccessiva rigidità burocratica delle procedure di rinnovo del permesso di soggiorno. Hanno finito per lavorare al nero, nei cantieri, nelle fabbriche o al servizio delle famiglie, degli anziani, dei disabili. E per poter regolarizzare la loro posizione, hanno utilizzato l’unico meccanismo disponibile, quello dei decreti flussi: fingendo di essere ancora nei loro paesi, e facendosi “chiamare” da datori di lavoro da cui di fatto erano già stati assunti.

Questo meccanismo costituisce un vero e proprio incentivo all’illegalità, perché scoraggia chi vuole rispettare la legge: gli stranieri che vogliono vivere e lavorare onestamente in Italia, ma anche quei datori di lavoro che vorrebbero assumere regolarmente i propri dipendenti, pagando tasse e contributi previdenziali, e che secondo la legge Bossi-Fini non possono farlo.

Il programma del nuovo Governo contiene importanti novità, che se messe in pratica rappresenteranno una svolta nelle politiche migratorie: si prevede, in particolare, una riforma complessiva della normativa sull’immigrazione (e la conseguente abolizione della Bossi-Fini), l’introduzione di regole certe e realistiche per l’ingresso regolare, la possibilità di regolarizzazione per i migranti già presenti nel nostro paese, il superamento dei CPT. Queste riforme, però, richiedono tempi relativamente lunghi di attuazione, e un complesso iter parlamentare.

Nel frattempo, crediamo necessario un segnale forte, da parte del nuovo Governo, che indichi un’inversione di tendenza. In particolare, crediamo si debba dare una risposta ai tanti stranieri costretti a fare lunghe code agli Uffici Postali e che oggi, a quasi due mesi di distanza, attendono ancora l’esito della loro istanza di regolarizzazione. Perciò sosteniamo con convinzione ciò che ha preannunciato il Governo, e cioè il varo di un provvedimento eccezionale, che regolarizzi tutti coloro che hanno presentato la domanda per il decreto flussi 2006, e che abbiano dimostrato di avere un datore di lavoro disponibile all’assunzione.

Si tratta di un provvedimento che, se definito in modo attento sotto il profilo tecnico, può essere attuato subito, con la normativa vigente: al contempo, esso prefigura comunque un nuovo modo di intendere il governo dell’immigrazione, che deve essere improntato alla solidarietà e all’inclusione sociale, e non alla criminalizzazione dei migranti.

Hanno aderito:

– Filippo Miraglia, resp. nazionale immigrazione ARCI
– Ersilia Salvato, ex-VicePresidente del Senato della Repubblica
– Don Enzo Mazzi, Comunità Isolotto Firenze
– Don Armando Zappolini, presidente CNCA Toscana
– Giuseppe Carovani, resp. Immigrazione ANCI Toscana e Sindaco di Calenzano (FI)
– Manola Guazzini, Assessore Provincia di Pisa
– Roberto Macrì, Segretario Regionale CISL Toscana
– Simone Consani – Presidente ANOLF-CISL Toscana
– Sergio Bontempelli, portavoce Africa Insieme di Pisa
– Emilio Santoro, Presidente Ass. “L’altro diritto”
– On. Rosanna Moroni, assessore Comune di Pistoia
– Alessandro Martini, Assessore Provincia di Firenze
– Stefano Marini, Vice-pres. Coord. Enti locali per la Pace e Pres. Cons. Com. Quarrata (PT)
– Eros Cruccolini, presidente Consiglio Comunale di Firenze
– Fabio Elmini, Assessore Comune di Follonica (GR)
– Claudio Bicchielli, Assessore Comune di Empoli (FI)
– Luca Menesini, Assessore Comune di Capannori (LU)
– Salvatore Cardellicchio, Assessore Comune di Calenzano (FI)
– Paolo Gianardi, Assessore Comune di Follonica (GR)
– Luca Barbuti, assessore Comune S. Giuliano Terme (PI)
– Serena Dilda, assessore Comune di Vecchiano (PI)
– Alessio Bellini, assessore Comune di Santa Croce (PI)
– Mourad Abderrezak, Presidente del Consiglio degli Stranieri della Provincia di Firenze
– Pape M’Baye Diaw, Consigliere Comunale di Firenze – Associazione Senegalesi
– Silvia Leon, pres. ass. ADMI (Amiche del Mondo Insieme) Pisa
– Francesca Chiavacci, Presidente ARCI Firenze
– Lina Callupe, Associazione “Comunidad Peruviana in Firenze”
– Laura Grazzini, Responsabile Immigrazione ARCI Firenze
– Abucar Moallim, portavoce ASSORTO (Associazione dei Somali della regione Toscana) e Coop. Mondo Unico
– dott.sa Francesca Pagliai, Firenze
– Alessia Petraglia, Consigliera DS Regione Toscana
– Nicola Solimano, Fondazione Michelucci
– Corrado Marcetti, Fondazione Michelucci
– Pablo Salazar Del Risco, consiglio degli stranieri Provincia di Firenze
– Andrea Montagni, segreteria Camera del Lavoro CGIL Firenze
– Antonio Lazzaro, segretario provinciale Funzione Pubblica CGIL Firenze
– Tommaso Fattori, Social Forum Toscano
– Paolo Bavazzano, Scout AGESCI – Presidente ass. EST (Educazione Solidarietà Terzomondo)
– Osvaldo Ciaponi, Sindaco Comune Santa Croce (PI)
– Moreno Biagioni, consulente ANCI Toscana
– Anna Maria Rivera, antropologa, docente universitaria Roma
– Fatiha Rawdi – Vice Presidente ANOLF-CISL Toscana
– Adriano Elio Pacini, Co-Presidente ANOLF Pistoia
– Tiziana Mori, Centro Interculturale Comune di Pontassieve
– Ornella De Zordo, consigliere comunale Firenze
– Lara Mazzei, ufficio migranti comune di Empoli
– Gianfranco Francese, resp. immigrazione CGIL di Pisa
– Ramirez Maria del Carmen
– Responsabile ANOLF Zona Val d’Elsa
– Suba Elisabeta – Mediatore Linguistico-Culturale Cooperativa “La Rondine” Siena
– Felix Santos Maria das Gracia – volontaria ANOLF Firenze
– Ngole Ofumbo K’Asha, presidente Associazione Diritto alla salute e alla vita – Lucca
– Lia Alunno – volontaria ANOLF Firenze
– Artur Soraj – Co-Presidente ANOLF-CISL Arezzo
– Alessandro Garzella, dir. artistico Fond. Sipario Toscana/La città del Teatro, Cascina (Pisa)
– Maurizio Ribechini – Capogruppo PRC Calcinaia (Pisa)
– Enrico Giovannetti, consigliere comunale Agliana (Pistoia)
– Enrico Calossi, consigliere comunale Follonica (GR)
– Franco Matteoni, Consigliere Lista civica «Il Mulino» Sambuca Pistoiese (Pistoia)
– Demir Mustafa Associazione “Amalipe Romano” Firenze
– Piero Colacicchi, presidente nazionale di Osservazione ONLUS
– Mauro Giani, pres. Associazione Popoli Uniti, Fucecchio (FI)
– Adonella Guidi, coop. soc. “Il Progetto”, Pontedera (PI)
– Carmen Capossela, associazione Batik Pisa
– Moukhtar Mamadou N’diaye, pres. associazione Batik Pisa
– Cristina Totti, resp. immigrazione Arci Grosseto
– Maria Francesca Zini, gruppo “F.Jagerstatter per la nonviolenza” Pisa
– Lucia Banchelli, psicologa, Pisa
– Claudio Orsi, presidente ALERR
– Luigi La Gona, Firenze
– Chiara Molinari, resp. sportello immigrati Alta Val di Cecina (PI)
– Gilberto Vento, COBAS scuola Pisa
– Roberto Cini, segreteria prov. PRC Pisa
– Luigi Piccioni, docente universitario Pisa
– Maria Valeria Della Mea, resp. Area Comunicazione Teatro di Pisa
– Manrico Ferrucci, operatore Teatro di Pisa
– Carlo Bauer, docente universitario Pisa
– Caterina Valentino, assistente sociale comune S. Croce S.A. (Pisa)
– Beatrice Bardelli, giornalista, Pisa
– Giuliano Ciampolini, Pistoia
– Arduino Ferretti, Figline Valdarno
– Manuela Fredianelli, PRC Pisa
– Massimiliano Bacchiet, PRC Pisa
– Giovanni Tomagnini, segreteria PRC Pietrasanta (LU)
– Peppe Fanti
– Denise Ciampi, resp. immigrazione Caritas Diocesana di Pisa
– Adriana De Muro, COBAS Scuola Pisa
– Francesca Fondelli, Centro Interculturale Empoli-Valdelsa, Rete Nuovo Municipio

Leggi anche:

I materiali diffusi alla conferenza stampa dell’8 Giugno 2006

“Un decreto flussi senza tornare a casa“. Scheda tecnico-giuridica inviata al Ministro Ferrero

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Permessi di soggiorno, nel limbo: Giugno 2006

Nel Giugno 2006 Africa Insieme riapre la vertenza a favore degli stranieri che hanno il permesso di soggiorno scaduto e ne hanno chiesto il rinnovo. Ad essi viene consegnata una “ricevuta” che – secondo la Direzione Provinciale del Lavoro – non è titolo valido per stipulare un contratto di lavoro. Risultato: gli immigrati regolari che attendono il rinnovo del permesso non possono cambiare lavoro, e rimangono in un limbo di quasi-clandestinità. Africa Insieme chiede la convocazione urgente di un “tavolo immigrazione”, nel quale sia l’assessorato alle politiche sociali, sia la stessa Questura contestano le scelte della Direzione del Lavoro e si schierano con Africa Insieme. Alla fine, l’associazione vince la sua vertenza, e i vertici della DPL si adeguano. Pochi mesi dopo, una Direttiva del Ministro Amato chiarisce definitivamente la questione, e impone di considerare pienamente regolari gli immigrati in attesa di rinnovo.

Leggi:

Il documento presentato da Africa Insieme al Tavolo Immigrazione

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19 Gennaio 2002. Una giornata di civiltà per il diritto al futuro

Il 19 Gennaio migliaia di migranti manifestano contro il disegno di legge Bossi-Fini, per chiedere una regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Africa Insieme organizza, con il Forum Sociale Pisano, due pullman per partecipare al corteo. L’associazione aderisce inoltre ad un coordinamento nazionale, presieduto da Romana Sansa, che chiede di applicare anche agli immigrati l’emersione dal lavoro sommerso prevista dal “Tremonti-bis”. Nella seduta del Senato del 20 Novembre 2001, la proposta viene accolta come “raccomandazione” dal Governo.

Leggi:

Resoconto della seduta del Senato, 20 Novembre 2001

Articolo di Africa Insieme su Liberazione, 17 Gennaio 2002

L’appello per la manifestazione nazionale del 19 Gennaio, completo di tutte le adesioni

Il volantino distribuito a Pisa da Africa Insieme e dal Forum Sociale

Immagini della manifestazione, a cura di Magazzino47 Brescia:

incazzatibianchi

manif1

manif2

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