Un appello contro lo sgombero del Colorificio Liberato, firmato dagli attivisti antirazzisti e dai dirigenti delle organizzazioni per i diritti umani.
Da alcuni mesi è attiva a Pisa un’esperienza di straordinario valore sociale. Il “Municipio dei Beni Comuni”, a cui hanno dato vita associazioni, gruppi studenteschi e attivisti locali, ha liberato una fabbrica abbandonata da anni – il Colorificio Toscano – facendone un laboratorio di discussione, di elaborazione culturale e di iniziativa civile. All’interno della struttura si discute ogni giorno di ambiente, beni comuni, diritti, nuove forme di democrazia e partecipazione dal basso.
L’ex Colorificio Liberato è diventato anche un luogo di dialogo interculturale, di lotta al razzismo e alle discriminazioni, di promozione dei diritti di cittadinanza di migranti, profughi e rifugiati, rom e sinti.
Nella struttura è aperto un sportello informativo e di tutela legale per cittadini stranieri; si tengono iniziative per i diritti delle popolazioni rom e sinte; si sperimentano forme inedite di cooperazione internazionale, in collegamento con le primavere arabe e i movimenti laici e democratici di tutto il mondo; i rifugiati dell’emergenza Nord-Africa vi hanno trovato un punto di riferimento per discutere della loro condizione. In un momento storico come questo, in cui la crisi economica sembra alimentare nuovi razzismi e nuove forme di esclusione, iniziative del genere sono preziose per rilanciare una cultura della solidarietà e dei diritti.
E’ di pochi giorni fa la notizia di un possibile sgombero dell’ex-Colorificio Liberato, a seguito dell’istanza di sequestro depositata dalla multinazionale proprietaria dell’area.
Noi, rappresentanti di organizzazioni, reti, forze sociali e media indipendenti attivi nella lotta alle discriminazioni e ai razzismi, riteniamo che questa esperienza debba essere difesa come un patrimonio di tutti e tutte, ben al di là dei confini toscani. Per questo chiediamo al Comune di Pisa e alle istituzioni locali di attivarsi affinché sia scongiurato lo sgombero, e affinché le attività dell’ex-Colorificio Liberato possano proseguire.
Adesioni:
Attenzione: le adesioni sono a titolo personale, e non coinvolgono necessariamente le organizzazioni o le istituzioni di appartenenza
Lorenzo Trucco, avvocato, presidente naz. ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) Nando Sigona, Centre on Migration Policy and Society, University of Oxford Tatiana Timchenkova, Programme Coordinator, Central European University, Budapest Stefania Ragusa, giornalista, direttrice di Corriere Immigrazione Wahid Ghribi, resp. relazioni esterne Fronte Popolare Tunisia, ufficio italiano Alessandro Margara, Garante dei detenuti Regione Toscana Lorenzo Monasta, presidente naz. OsservAzione (Centro di ricerca discriminazione di rom e sinti) Carla Osella, presidente AIZO (Associazione Italiana Zingari Oggi), Torino Carlo Stasolla, presidente Ass. 21 Luglio per i diritti dei rom, Roma Antonella Nonino, consigliera delegata rapporti con le comunità rom, Comune di Udine Pietro Massarotto, presidente NAGA, Milano Donatella De Vito, responsabile progetti rom “Casa della Carità”, Milano Paolo Riva, ufficio stampa “Casa della Carità”, Milano Jean-Pierre Ndayambaje, Presidente Coordinamento “Ricostruire insieme” – L’Aquila Mario Alaggio, segretario provinciale ARCI L’Aquila Sabrina Tosi Cambini, antropologa, Fondazione Michelucci, Firenze Eva Rizzin, Osservatorio sulle discriminazioni “Articolo 3”, Mantova Stefano Galieni, giornalista “Liberazione”, Roma Fabrizio Casavola, direttore di “Mahalla”, sito di informazione su rom e sinti, Milano Lucia Zucchella, coop. soc. Accesso Milano Nicoletta Bardi, associazione Donne TerreMutate L’Aquila Gianfranco Schiavone, presidente ICS (Italian Consortium for Solidarity), direttivo naz. ASGI Giuseppe Faso, associazione Straniamenti, autore di “Lessico del Razzismo democratico” Alessandra Ballerini, avvocato, blogger de “Il Fatto quotidiano” Maria Immacolata Macioti, Docente Storia delle Religioni Università Sapienza di Roma Marco Brazzoduro, docente Politiche Sociali Università Sapienza di Roma Fulvio Vassallo Paleologo, docente in Diritto di asilo, Università di Palermo Emilio Santoro, ass. L’AltroDiritto, docente Sociologia del diritto, Università di Firenze Anna Maria Rivera, docente di Antropologia Università di Roma, blogger di Micromega Marcello di Filippo, docente diritto internazionale Università di Pisa Andrea Callaioli, avvocato ASGI, Pisa Mercedes Frias, attivista toscana, già parlamentare della Repubblica Udo C. Enwereuzor, Coordinatore FRANET Italia / COSPE Lorenzo Guadagnucci, Giornalisti Contro il Razzismo, Firenze Stefano Mencherini, giornalista indipendente e regista Rai Edda Pando, Rete Sportelli Immigrazione Arci Milano Vincenza Perilli, blogger Marginalia Marco Paggi, avvocato, ASGI Piero Colacicchi, fondatore di OsservAzione Gianluca Nigro, Associazione Finis Terrae Salento Elena Rozzi, ASGI Torino Sergio Briguglio, esperto indipendente di immigrazione, Roma Walter Peruzzi, direttore della rivista “Guerre&Pace” Gervasio Ungolo e Bernardo Bruno, coordinatori Osservatorio Migranti Basilicata Marina Veronesi, associazione Straniamenti Empolese-Valdelsa Roberto Niccolai, coop. Gli Altri, coordinatore sportelli migranti Comuni prov. Pistoia Barbara Beneforti, resp. Centro Anti Discriminazione provincia di Pistoia Maurizio Mazzocchi, resp. prov. Lega Cooperative Pistoia Federico Tasselli, presidente ARCI Pistoia Luisa Soldati, ex vice Sindaco Comune S. Marcello Pistoiese Nicola Solimano, Coordinatore Fondazione Michelucci, Firenze Moreno Biagioni, Rete Antirazzista Firenze Daniela Consoli, avvocato Firenze Ernesto Rossi, presidente associazione “Apertamente”, Milano Anna Brambilla, avvocato ASGI, Milano Francesca Saudino, avvocato, OsservAzione Napoli Andrea Anzaldi, associazione 21 Luglio, Roma Katia Scannavini, MA PhD, Università Sapienza, Roma Gianluca Gabrielli, dottorando in storia della scuola, Università di Macerata Luigi Riccio, redattore Corriere Immigrazione Maria Paola Patuelli, Comitato in Difesa della Costituzione, Ravenna Enzo Morgagni, presidente associazione EDU_CARE, Comitato “Rompere il Silenzio” Ravenna