Il 6 Aprile 2011 arrivano a Pisa alcune decine di profughi tunisini sbarcati a Lampedusa. Vengono sistemati in due campi di accoglienza, uno nel parco di S. Rossore e l’altro a S. Piero a Grado, lungo la Via Bigattiera.
I campi di accoglienza vengono però chiusi e recintati, e resi insaccessibili all’esterno. Africa Insieme, con le altre associazioni del Progetto Rebeldia, rivendicano il diritto di ingresso per i volontari, e il diritto di uscita per i migranti all’interno delle strutture.
Così, al Campo di S. Piero le associazioni organizzano, per protestare contro il filo spinato, delle attività attraverso la recinzione: corsi di italiano, sportello di informazione e consulenza legale, attività di animazione e di conoscenza reciproca. Al contempo, le associazioni chiedono al Prefetto di poter entrare nelle strutture.
Lezioni di italiano “attraverso la rete”. Foto Jenny de Salvo
Ascolta il servizio di Controradio, 7 Aprile 2011
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