Il testo integrale del comunicato stampa inviato dalle associazioni aderenti a Rebeldia il 7 Gennaio 2011.
E’ di questi giorni la notizia dell’uscita del “decreto flussi”, cioè del provvedimento, varato ogni anno dal Governo, che stabilisce il numero massimo (la cosiddetta “quota”) di cittadini stranieri che possono entrare in Italia per motivi di lavoro.
Si tratta di un evento importante, per i cittadini stranieri ma anche per tante famiglie italiane: con il decreto flussi, infatti, è possibile assumere colf e “badanti”, e sono molte le persone che utilizzano questa procedura per poter assistere anziani non autosufficienti. Così come sono molte le imprese e le aziende che richiedono lavoratori stranieri.
Quest’anno, in tutta Italia, sono previsti quasi 100.000 nuovi ingressi: significa che 100.000 migranti potranno avere un visto e un permesso di soggiorno, potranno vivere e lavorare regolarmente, pagare le tasse e costruire un futuro in Italia. Il Ministero non ha ancora ripartito le “quote” nelle varie province e regioni, ma è probabile che al nostro territorio tocchino diverse centinaia di posti: negli anni passati, alla provincia di Pisa sono state assegnate circa 1.000 quote per ogni “decreto flussi”.
Purtroppo, la procedura è poco trasparente, burocratica e farraginosa. La legge prevede che i lavoratori stranieri si trovino ancora ai loro paesi di origine: il datore di lavoro dovrebbe quindi assumere una persona che abita a migliaia di chilometri di distanza, presumibilmente senza averla mai vista. Un requisito assurdo, che alimenta speculazioni e illegalità. Per di più, la presentazione delle domande è molto complicata: bisogna infatti conoscere la normativa, padroneggiare una modulistica online abbastanza complessa e raccogliere una grande quantità di documenti, sia del datore di lavoro che del lavoratore.
E’ per questo che alcune associazioni hanno deciso di unire le loro forze per assistere i migranti, le imprese e le famiglie. Sappiamo che, con la scorsa regolarizzazione, molti stranieri sono stati truffati da persone senza scrupoli, che hanno chiesto migliaia di euro per presentare le domande, spesso sparendo dopo aver intascato i soldi… Noi vorremmo garantire che le persone siano correttamente informate, che conoscano i loro diritti e i loro doveri, che possano presentare le domande senza dover pagare soldi non dovuti.
L’associazione Africa Insieme, che da anni gestisce uno sportello informativo su queste tematiche, fornirà gratuitamente assistenza e informazioni agli utenti. La Scuola d’Italiano del Comedor Estudiantil G. Liva, Un Ponte per, l’ambulatorio per migranti Mezclar e l’associazione Fratelli dell’Uomo informeranno i migranti con cui entrano quotidianamente in contatto di questa nuova opportunità, e indirizzeranno i datori di lavoro allo sportello. Infine, l’associazione Acklab fornirà consulenza su tutta la parte informatica della procedura.
Tutte queste associazioni hanno oggi sede in Via Battisti 51, perché negli anni hanno scelto di aderire al cartello “Rebeldia”, che riunisce più di trenta tra associazioni di volontariato, gruppi sportivi e ricreativi, circoli culturali, organizzazioni non governative impegnate nella solidarietà internazionale. Come noto, la sede di Via Battisti è sotto sgombero: e uno sgombero rappresenterebbe non solo un duro colpo ad una straordinaria esperienza che da anni anima la città, ma interromperebbe il lavoro sul decreto flussi che stiamo faticosamente avviando. Ci auguriamo quindi che prevalga il buon senso, e che le istituzioni locali non interrompano un’attività di volontariato, che riteniamo preziosa per tutta la città.
Intanto, diamo appuntamento a tutti gli interessanti per una prima assemblea informativa che si terrà domani, sabato 8 gennaio, alle ore 15, presso il centro sociale Rebeldia, dove speriamo di poter organizzare anche il click-day previsto per il 31 gennaio.
Africa Insieme – Fratelli dell’Uomo – Mezclar – Scuola d’Italiano/ Comedor Estudiantil G. Liva – Un Ponte per (Comitato Toscano) – Acklab
Pisa, 7 Gennaio 2011